domenica 1 gennaio 2017

Apolitikion




La tua Natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della verità.
Per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te aurora celeste; o Signore, gloria a Te.

domenica 4 settembre 2016

XI DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE

 XI DOMENICA DOPO LA PENTECOSTE (Mt 18, 23-35)

 Disse il Signore: ‘Il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fossero venduti lui, la moglie, i figli e quanto possedeva e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, sii paziente con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò libero e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo si imbatté in uno dei suoi compagni il quale gli doveva cento denari. Lo afferrò e, quasi strozzandolo, diceva: Rendimi quanto mi devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Sii paziente con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non acconsentì, e andò a farlo gettare in prigione, finché non gli avesse pagato il debito. Visto quel che accadeva, gli altri servi se ne rattristarono grandemente e andarono a riferire ogni cosa al loro padrone. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, ti ho condonato tutto quel debito perché mi avevi supplicato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, come io ho avuto pietà di te? Preso dall’ira, il padrone lo consegnò agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Proprio così anche il Padre mio celeste tratterà voi, se non perdonerete di cuore ciascuno al proprio fratello’.

lunedì 29 agosto 2016

omelia su Giovanni Battista DI SAN GREGORIO PALAMAS

SU
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=868:omelie-dei-padr-i-omelie-dei-padri-martirio-del-precursore&catid=262:santi-della-chiesa&lang=it

Potete trovare un'omelia antica e molto bella su San Giovanni Battista, in lingua italiana, utile per gli italiani ortodossi.

Ieri è stato commemorato il Martirio di San Giovanni Battista, mentre domani termina l'anno ecclesiastico per la Chiesa Ortodossa

domenica 31 gennaio 2016

Domenica Zaccheo

Ieri, domenica 31 gennaio 2016 è stato letto l'episodio di Zaccheo. A proposito di questa domenica,padre Alexander Schmemann ha scritto delle parole bellissime, che possono aiutarci a comprendere la quaresima, che per noi ortodossi è ancora lontana.



Molto tempo prima dell’inizio reale della Quaresima, la Chiesa annuncia il suo approssimarsi e ci invita ad entrare nel periodo della preparazione pre-quaresimale. È una caratteristica della tradizione liturgica ortodossa che ogni festa o periodo maggiore, Pasqua, Natale, la Quaresima,... siano annunciati o “preparati” anticipatamente. Perché? Poiché la Chiesa osserva profondamente la psicologia umana. A causa della nostra mancanza di concentrazione e della spaventosa “mondanità” della nostra vita, essa conosce la nostra incapacità di mutarci rapidamente, di passare rapidamente da una condizione spirituale o mentale ad un’altra. Così, ben prima dell’inizio del reale sforzo della Quaresima, la Chiesa richiama la nostra attenzione a considerare la sua serietà e ci invita a meditare sul suo significato. Questo periodo di preparazione comprende cinque domeniche consecutive che precedono la Quaresima, ciascuna caratterizzata da un particolare brano evangelico, dedicato a qualche fondamentale aspetto della penitenza.
            Il primo annuncio della Quaresima si trova nella domenica in cui si legge il brano dell’Evangelo in cui si narra l’episodio di Zaccheo (Luca 19, 1-10). È la storia di un uomo che era troppo piccolo per vedere Gesù, ma che tanto desiderava vederlo che si arrampicò su un albero. Così il tema del suo primo annuncio è il desiderio. Si segue il proprio desiderio. Si può anche dire che l’uomo è desiderio e questa fondamentale verità psicologica è conosciuta dall’Evangelo: “Dove è il vostro tesoro – dice Cristo – lì sarà il vostro cuore”. Un forte desiderio supera le naturali inclinazioni dell’uomo; quando questi desidera appassionatamente qualcosa, compie atti di cui normalmente è incapace. Essendo “piccolo” egli supera e trascende se stesso. L’unico problema è se desideriamo cose giuste, se la potenza del desiderio tende ad un fine retto o se: l’uomo è una “passione inutile”.
            Zaccheo desiderava una cosa giusta: desiderava vedere ed accostarsi a Cristo. Egli è il primo simbolo della penitenza, poiché quest’ultima comincia dalla profonda natura di ogni desiderio: il desiderio di Dio e della sua giustizia, per condurre una vita vera. Zaccheo è “piccolo”, meschino, peccatore e limitato, tuttavia il suo desiderio supera tutti questi difetti. Egli “attira” l’attenzione di Cristo e lo porta nella sua casa. Tale, quindi, è il primo annuncio, il primo invito; è compito nostro desiderare ciò che è più profondo e vero in noi stessi, sentire la sete e la fame dell’Assoluto, che è in noi, sia che noi lo conosciamo o meno, e che, quando da lui ci allontaniamo e volgiamo ad un’altra parte i nostri desideri, ci rende una “passione inutile”. E se desideriamo abbastanza profondamente, con abbastanza forza, Cristo risponderà.
 da A. Schemann, Great Lent, St. Vladimir’s Seminary Press 1974;trad. A. S. in “Messaggero Ortodosso”, Roma 1986 n. 2-3, 7-8.