venerdì 1 giugno 2012

San Giustino Martire

 
Oggi primo giugno si ricorda il Santo e Martire Giustino.Nell'Icona che si può venerare c'è il suo nome e la croce nella sua mano che indica che è morto martire.

San Giustino, uno dei grandi Padri apologeti della prima era cristiana, nacque nel 103 a Neapolis di Palestina e fu seguace del filosofo Platone. Si convertì alla fede cristiana quando era già un uomo maturo, mentre cercava di trovare Dio attraverso la filosofia e il ragionamento umano. In questa sua ricerca incontrò un venerabile anziano che gli parlò dei profeti che avevano insegnato per conto di Dio non attraverso la loro saggezza, ma per rivelazione, portandolo alla conoscenza di Cristo, che è il compimento di ciò che i profeti hanno insegnato.
San Giustino presto divenne un fervente cristiano e un illustre apologeta degli insegnamenti evangelici. A Roma, rivolgendosi all'imperatore Antonino Pio (138-161), fece un'apologesi in cui si dimostrava l'innocenza e la santità della fede cristiana, cercando, con questo, di alleviare la persecuzione dei cristiani. Attraverso le macchinazioni di Crescenzio, un filosofo cinico e pieno invidia, Giustino fu arrestato con altri sei compagni e tutti furono condannati alla decapitazione, che avvenne a Roma nel 167 sotto Marco Aurelio (161-180).
Preso da canedariobizantino.it

L'incontro con Cristo

PĂRINTELE TEOFIL
PÂRÂIAN

L'incontro con Cristo

Per ognuno di noi l'incontro con Cristo Signore può essere una qualsiasi preghiera.L'incontro con Cristo Signore può essere un qualsiasi passo del Santo Vangelo. L'incontro con Cristo Signore può essere quante volte facciamo del bene al nostro fratello.L'incontro con Cristo Signore può essere per ognuno di noi,sicuramente, quando ce ne andremo da questa vita al luogo che abbiamo preparato per la vita eterna.

Se conduciamo una vita bella e buona moriamo nel bene,nel bene andiamo.
Il Cristo Signore ci ha dato il Pane,a ma anche altri Misteri(Sacramenti).

Il Cristo Signore non ci ha detto:"No uomini buoni,ascoltate: se volete salvarvi la via è che dovete mangiare il mio corpo e bere  il mio sangue per la salvezza".
Non così,ma ci ha insegnato ad essere buoni,a perdonare, a umiliarci,e ha insegnato ad essere tolleranti.
Infatti tutto il Vangelo è un tipo di comunione, tutto il Vangelo è una sorta di saluto al nostro Signore Gesù Cristo e un incontro col nostro Salvatore Gesù Cristo.
Noi tante volte pensiamo di essere colpevoli perché non abbiamo nella nostra coscienza la gioia o il sentimento della presenza del Salvatore Nostro Gesù Cristo.
Non so se è così, perché l'essere degni non viene da noi,ma da Dio. Non dobbiamo chiedere le cose che alla fine non chiede nemmeno Dio.
tradotto  da me e preso dal sito
(http://www.diocesiortodossa.it)












giovedì 31 maggio 2012


LEGGO DAL SITO DELLA DIOCESI RUMENA ORTODOSSA E CONDIVIDO col cuore




Mercoledì 30 Maggio 2012 07:58

I sacerdoti e i fedeli del Decanato Emilia-Romagna terremoto
 
 
Com’è già conosciuto, durante il giorno di 29 maggio, la Regione italiana Emilia-Romagna è stata duramente colpita da una serie di terremoti, con la magnitudo di oltre cinque gradi sulla scala Richter, terremoti che si sono sentiti fino a Trento, Milano o Firenze, avendo l’epicentro nella zona di Modena.
I sacerdoti e i fedeli delle nostre parrocchie che si trovano in quella zona hanno attraversato momenti di paura per loro stessi, ma anche per i loro bambini che sono statti evacuati dalle scuole, esistendo il rischio di crepe e del crollo, cosi com’è già successo con diversi palazzi, chiese o edifici comunali di quella zona. Per fortuna, fino adesso, non abbiamo nessuna segnalazione di morti tra i nostri sacerdoti e fedeli.
Invitiamo in continuazione tutti i Clerici e fedeli della nostra Diocesi, ma anche tutti quelli che leggeranno questo comunicato, di pregare il Nostro Signore Gesù Cristo, il Dominatore del cielo e della terra che tutto tiene con la Sua potenza, così come un tempo tranquillizzava il mare vertiginoso, per ridare serenità e un sogno tranquillo ai bambini e ai loro genitori che negli ultimi giorni e notti hanno vissuto momenti di paura per il terremoto.
Dobbiamo ricordare tutti quelli che hanno sofferto corporalmente per colpa del terremoto e tutti quelli che sono obbligati a trascorrere le notti nelle macchine o nelle tende, vicino alle loro famiglie, pregando Dio di rafforzarli, di proteggerli, riportandoli sani e sereni alle loro case.
Stiamo vicini anche a tutti i membri delle famiglie in lutto che hanno perso un familiare, assicurandoli della nostra solidarietà e della nostra preghiera, per loro ma anche per le anime di chi ha perso.
Invochiamo tutti quanti, in continuazione, la preghiera che i nostri antenati pronunciavano in tempo di terremoto:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi!
 
Che Dio abbia sotto la Sua protezione tutti quanti e ci aiuti!
 
 
Con paterne e vescovili benedizioni,
† Siluan
Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia