lunedì 24 novembre 2014

Dal mattutino

L’agnella senza macchia, la sposa pura, Maria,
Madre di Dio, è prodigiosamente condotta con gioia
al tempio del Signore; gli angeli di Dio splendidamente
la scortano e i fedeli la dicono beata per sempre;
grati ad alta voce a lei senza sosta cantano: tu
sei la nostra gloria e salvezza, o purissima.
Ti sei unito al Creatore con le sofferenze del tuo
divino martirio, illustre Mercurio e da lui ricevesti
fulgida corona, quale invincibile lottatore.
Essendoti spogliato, o martire, della tunica di corruzione
e di morte, hai ora rivestito quella che ti fu
tessuta dalla grazia superna.
Illustre martire, avendo combattuto il peccato fino
a spargere il sangue, ti sei dimostrato vincitore e
degno della gloria di lassù.
Uccidi il mio vivissimo peccato, o
Vergine che partoristi la vita, che con la sua morte
sconfisse la morte. 
Fosti capace di spezzare con la croce la forza dei
tiranni e di respingere la vanità della sapienza di
quaggiù, illustre Caterina dai pensieri sublimi, fonte
zampillante di dottrina divinamente ispirata.
Colui la cui astuzia fece un giorno cacciare Adamo
dalle delizie del paradiso, tu l’hai gettato a terra
sopportando con pazienza le pene dei tormenti, illustre
martire e hai cinto la corona del regno dei cieli
da
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