lunedì 4 giugno 2012

Solennità della Pentecoste 2012


Lettera Pastorale del Sinodo Metropolitano
della Metropolia Ortodossa Romena
dell’Europa Occidentale e Meridionale
per la solennità della
Pentecoste 2012

Piissimi e Reverendissimi sacerdoti,
Piissime Sorelle,
Amati fratelli e sorelle in Cristo
 
 
 
Prima della Sua ascensione ai cieli, Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso agli apostoli che non li avrebbe lasciati orfani (cf. Gv. 14, 18) e  che avrebbe pregato  Dio Padre di mandare un altro Consolatore che rimanga con loro per sempre (cf. Gv. 14, 16), lo Spirito di verità che procede dal Padre (cf. Gv. 15, 26) il quale li guiderà alla verità tutta intera (cf. Gv. 16, 13).
 
Oggi, l’intero popolo ortodosso festeggia, a cinquanta giorni dalla Resurrezione, la discesa dello Spirito Santo, il Consolatore, sugli apostoli del Signore, cosi come aveva promesso a loro e, attraverso  loro, a generazioni e generazioni di cristiani, fino ai nostri giorni. Al vespro della solennità si canta:
Festeggiamo la Pentecoste, la venuta dello Spirito, la realizzazione della promessa, il compimento della speranza. Quanto profondo è il mistero! Quanto grande ed augusto! Per questo ti acclamiamo: fattore di tutte le cose, Signore, gloria a te. (Prima stichirà del Vespro)
 
L'effusione dello Spirito Santo porta con sé “potenza dall'alto”(cf. Lc. 24, 49), quanto sugli apostoli, quanto su ogni anima che crede e testimonia che il Signore Gesù Cristo è il Figlio di Dio incarnato. Per questo, al Battesimo, quanti in Cristo ci siamo battezzati abbiamo ricevuto il Sigillo del Dono dello Spirito Santo su tutti i sensi e su tutte le membra del nostro corpo, affinché tutte le capacità sensitive, intellettive e volitive del nostro essere, si volgano a Dio e si pongano al servizio di Dio. Cosi, per colui che vuole vivere secondo lui, lo Spirito Santo diventa guida verso tutta la verità.
 

I doni che lo Spirito Santo riversa su di noi sono innumerevoli. A  uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole (cf. 1 Cor. 12 8-11). Cosi risuona anche il canto del vespro: Ogni cosa viene dallo Spirito Santo: fa scaturire le profezie, ordina i sacerdoti, la sapienza agli illetterati , ha insegnato, i pescatori ha reso teologi,  tutto l’ ordinamento della Chiesa porta a compimento (Stichia terza del Vespro) . E il canto delle lodi aggiunge: Lo Spirito Santo è  luce e vita e sorgente di incorruttibilità; Spirito di sapienza, Spirito di intelligenza, buono, retto, incorruttibile, dominatore, purificatore dal peccato , Dio e deificante, fuoco che procede dal fuoco, Spirito che annuncia, opera e distribuisce i carismi (Stichirà – la terza delle Lodi). 
 
Il più prezioso dei doni è quello dell’amore di Dio che è stato infuso nei nostri cuori attraverso lo Spirito Santo (cf. Rom. 6,6; 1 Cor. 13). Poiché l'amore non verrà mai meno (1 Cor. 13, 8). E l’amore di Dio si fa in noi sorgente di amore per coloro che ci stano accanto, senza tener conto se questi ne sono degni o no.
Lo Spirito Santo è Colui che ci ha fatto  dono dell’adozione filiale da parte di Dio, attraverso il Battesimo, poiché abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. (cf. Rom. 8, 14-17). Questo ci dà il privilegio di chiamarLo Padre e di essere eredi del Suo Regno, poiché se siamo figli, siamo anche eredi, cosi come ci insegna San Paolo Apostolo (Rom. 8, 17).
Sempre lo Spirito Santo è Colui che sveglia in noi la coscienza dell’appartenenza allo stesso Corpo di Cristo e la Chiesa, e di essere membra di uni degli altri, legati uni agli altri in modo essenziale, poiché in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito (1 Cor. 12, 13). A siamo diventati corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte (1 Cor. 12, 27). A questo si aggiunge un altro dono, di cui sarebbe utile ne diveniamo sempre più coscienti, soprattutto in questi tempi, e cioè la compassione degli uni verso gli altri. Poiché se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui (1 Cor. 12, 26). Solo coltivando in noi questo dono dello Spirito Santo, potremo uscire dalla schiavitù dell’individualismo e dell’indifferentismo che caratterizzano la società nella quale viviamo.  
 
Questo è alla base del dono dell’unità  e della comunione che lo Spirito Santo ha effuso sulla “assemblea - ecclesia” di coloro che hanno ricevuto il vangelo del Regno di Dio. Quando l'Altissimo discese e confuse le lingue, divise le genti; ma, quando distribuì le lingue di fuoco, richiamò tutti all'unità, ci dice il Kondakion della festa. Questa unità nella diversità, che Dio ha stabilito in tutta la sua creazione, si effonde, attraverso lo Spirito Santo, su tutto il genere umano, facendo di esso una unità nella quale la diversità diventa allo stesso tempo ricchezza e bellezza, capace di testimoniare Colui che l’ha creata a Sua immagine e somiglianza.
 
In tempi devastati da innumerevole malattie dell’anima e del corpo, come quelli in cui viviamo, è necessario ricordare anche il dono di guarigione dello Spirito Santo come di Colui che cerca e guarisce le nostre infermità, a cui si unisce il perdono dei peccati, che ci è stato dato, attraverso gli apostoli e da questi attraverso i vescovi e i sacerdoti, per liberarci e guarirci, tanto interiormente quanto esteriormente, di tutto ciò che ci danneggia e ci travolge.
 
Ringraziando per questa ricca effusione di doni dello Spirito Santo, chiediamo tutti insieme al Consolatore di venire e dimorare in noi, con la Sua bontà, e ci purifichi ogni macchia e di salvare le anime nostre.
 
In questa Domenica della Discesa dello Spirito Consolatore, rivolgiamo tutti insieme il nostro pensiero ai fratelli e sorelle, chierici e laici, così come a tutti coloro che si trovano nella Regione italiana dell'Emilia Romagna, che nelle ultime due settimane hanno subito ripetuti terremoti, terremoti che hanno fatto 17 vittime e oltre 350 feriti, e sono stati privati della casa o del lavoro oltre 22.000 persone, tra le quali tanti bambini ed anziani. Preghiamo tutti insieme affinché il Signore Gesù Cristo, colui che ha mandato lo Spirito Santo sugli apostoli, che effonda la Sua misericordia e ferma i terremoti, per ridare serenità e sogno tranquillo ai bambini e ai genitori che hanno vissuto giorni e notti nel terrore del terremoto. Ricordare anche coloro che hanno sofferto lesioni corporali a causa del terremoto, coloro che sono costretti ha passare le notti in auto o nelle tende vicino alle loro famiglie, pregando Dio di rafforzarli e di avere cura di loro, concedendoli di  ritornare sani e gioiosi alle loro case.
 
Come già è da diversi anni abitudine, oggi ha luogo la raccolta annuale per sostenere la nostra Metropolia e i suoi progetti pastorali, missionari e sociali. Le innumerevole esigenze legate agli inizi delle parrocchie, ai bisogni immediati di coloro che soffrono a causa della crisi economica, che ha coinvolto il mondo intero, oppure a eventi tristi che giungono all’imprevisto, come il terremoto in Italia, al fine di per poter destinare una parte di questa raccolta ai terremotati, costituiscono il motivi per cui ci appelliamo al vostro sostegno e contributo, ciascuno secondo la proprie possibilità, e secondo la bontà del suo cuore, poiché Dio ama chi dona con gioia (2 Cor. 9, 7).
 
I vostri vescovi e pastori ordinati al bene e alla salvezza vostra, 
 
 
† il Metroplita IOSIF
Metropolia Ortodossa Romena dell’Europa Occidentale e Meridionale
 
† il Vescovo SILUAN
Diocesi Ortodossa Romena d’Italia
 
† il Vescovo TIMOTEI
 Diocesi Ortodossa Romena della Spagna e Portogallo
 
† il Vescovo MARC 
Vescovo vicario della Arcidiocesi Ortodossa Romena dell’Europa Occidentale
 
† il Vescovo IGNATIE 
Vescovo vicario della Diocesi Ortodossa Romena della Spagna e Portogallo
 
 
 
 
Scritta nella nostra residenza a Parigi, nella solennità di Pentecoste, anno di salvezza 2012